-44 giorni al Natale...
Quest'anno [e mezzo!] è passato veramente in un lampo: mille cose sono cambiate, prima tra tutte ... la MIA nuova casetta, quella che sognavo da anni , con le mie creazioni handmade sparse per case, le foto di dolci, ricordi in famiglia e con amici e la mia cucina super attrezzata .
Non è stato un anno facile, bruttissimi eventi intervallati - fortunatamente - da momenti splendidi : ma si sa, la vita è anche questo , saper riemergere dai periodi difficili ci rende ancora più forti e ci insegna molto .
Mi riaffaccio qui , ad un passo dal Natale per annunciarvi che uno dei regali che ho deciso di "concedermi" in questo 2017 sarà un blog completamente rinnovato: nuova grafica , nuovo nome , più ricerca e dettaglio negli impiattamenti, nuovi props nelle mie foto scattate di corsa all'alba prima di correre al lavoro e soprattutto molti esperimenti con nuovi prodotti, per lo più improntati sul "filone veg" .
Non sono diventata vegana [ps: come forse ho già detto, non ci trovo niente di negativo, se il percorso viene affrontato nel modo corretto] , ma ho sempre pensato fosse fondamentale nei miei dolci poter offrire la giusta alternativa per tutte le esigenze [o quasi!] alimentari .
Spero di riuscire a far partire la mia nuova piccola "creatura" proprio prima di Natale per poter condividere con voi questo regalo che mi sono concessa e su cui sto lavorando molto .
Sono curiosissima dei vostri commenti .
Vi mando un grosso bacio e vi auguro di passare uno splendido weekend .
PS: io inizierò ad allestire casa in stile natalizio : ho già gli occhi a cuore!!! :-)
STAY TUNED!!!!
Chiara
venerdì 10 novembre 2017
domenica 20 marzo 2016
Crostata pistacchio e lamponi nella pentola fornetto
Quando sono in ferie adoro svegliarmi presto per sbrigare subito le faccende più noiose e poi dedicarmi a tutto il resto, per cui non mi è sembrato strano venerdì svegliarmi alle 7 per alcune commissioni e poi avere tutto il tempo per sistemare casa (adoro!!) con un po' di buona musica e mettermi ai fornelli per un dolcetto; insomma, se non ci fosse stato il dentista nel pomeriggio, sarebbe stato un perfetto venerdì...
Poter cucinare in tarda mattinata/primo pomeriggio significa che posso poi fotografare sfruttando ancora la luce naturale e non devo ricorrere ad Ale come porta lampada per fare delle foto con una luce decente.
Purtroppo il "caro" appuntamento dal dentista mi ha obbligata ad abbandonare l'idea di qualche bella foto alla luce del pomeriggio e di chiedere nuovamente ad Ale di far parte del set non me la sentivo: percepisco il suo disappunto quando deve stare lì impalato con la lampada in mano, mentre io faccio tremila foto senza venirne a capo.
Per cui anche sabato mattina sveglia presto, scendo in cucina ancora mezza addormentata e spalanco le finestre per gustarmi la brezza del mattino ed il sole accecante che mi obbliga a svegliarmi: vivere in campagna ha i suoi lati positivi, hihihi. Bene, inizio a ribaltare i miei scatoloni per trovare tutti gli accessori per il "set" e mi fiondo in cucina: la torta c'è, la tovaglietta pure, il nastrino in tono anche, la scatoletta francese regalatami da mamma pure, sono pronta per la valanga di foto...Tre, due, uno si scatta... manca poco e salto giù dalla sedia un po' troppo ballerina (non reggeva la sottoscritta in piedi). Alla mia incolumità ci tengo per cui opto per un cambio sedia, per poi ritrovarmi a fare gli ultimi scatti seduta... Tutto questo cinema e bastava restare seduta come sempre, ahahah.
Tra varie peripezie i nostri eroi hanno conquistato la foto ed ecco qui una crostata al cacao con uno dei connubi che io amo di più non solo a livello cromatico, ma soprattutto di gusto: pistacchio e lamponi, sarà che amo alla follia entrambi, ma ogni volta che posso li uso nei miei dolci.
La crostata è cotta sempre nella pentola fornetto: ammetto che ero molto titubante sulla riuscita, è vero che l'ultima torta era venuta bene, ma non avevo mai provato a cuocere una crostata in questa pentola ed il dubbio "uscirà cruda o carbonizzata?!?!" aleggiava forte in me. Fortunatamente ho solo dovuto allungare leggermente i tempi di cottura rispetto alla ricetta originale (a proposito, la trovate qui), ma la cottura era giusta. Pericolo scampato!!!
Ingredienti:
Poter cucinare in tarda mattinata/primo pomeriggio significa che posso poi fotografare sfruttando ancora la luce naturale e non devo ricorrere ad Ale come porta lampada per fare delle foto con una luce decente.
Purtroppo il "caro" appuntamento dal dentista mi ha obbligata ad abbandonare l'idea di qualche bella foto alla luce del pomeriggio e di chiedere nuovamente ad Ale di far parte del set non me la sentivo: percepisco il suo disappunto quando deve stare lì impalato con la lampada in mano, mentre io faccio tremila foto senza venirne a capo.
Per cui anche sabato mattina sveglia presto, scendo in cucina ancora mezza addormentata e spalanco le finestre per gustarmi la brezza del mattino ed il sole accecante che mi obbliga a svegliarmi: vivere in campagna ha i suoi lati positivi, hihihi. Bene, inizio a ribaltare i miei scatoloni per trovare tutti gli accessori per il "set" e mi fiondo in cucina: la torta c'è, la tovaglietta pure, il nastrino in tono anche, la scatoletta francese regalatami da mamma pure, sono pronta per la valanga di foto...Tre, due, uno si scatta... manca poco e salto giù dalla sedia un po' troppo ballerina (non reggeva la sottoscritta in piedi). Alla mia incolumità ci tengo per cui opto per un cambio sedia, per poi ritrovarmi a fare gli ultimi scatti seduta... Tutto questo cinema e bastava restare seduta come sempre, ahahah.
Tra varie peripezie i nostri eroi hanno conquistato la foto ed ecco qui una crostata al cacao con uno dei connubi che io amo di più non solo a livello cromatico, ma soprattutto di gusto: pistacchio e lamponi, sarà che amo alla follia entrambi, ma ogni volta che posso li uso nei miei dolci.
La crostata è cotta sempre nella pentola fornetto: ammetto che ero molto titubante sulla riuscita, è vero che l'ultima torta era venuta bene, ma non avevo mai provato a cuocere una crostata in questa pentola ed il dubbio "uscirà cruda o carbonizzata?!?!" aleggiava forte in me. Fortunatamente ho solo dovuto allungare leggermente i tempi di cottura rispetto alla ricetta originale (a proposito, la trovate qui), ma la cottura era giusta. Pericolo scampato!!!
Ingredienti:
martedì 15 marzo 2016
Guinness cake
Ci sono cascata di nuovo, credevo di nuovo di riuscire a riprendere in mano il mio blog e ricominciare a curarlo come si deve, come vorrei, ma gli impegni di tutti i giorni mi hanno portata nuovamente ad abbandonare, per la n-esima volta, ormai non le conto nemmeno più. Ne prendo atto, cerco di "rimettermi in carreggiata" e vado avanti: tra lavoro, corso di acquerello, palestra, famiglia, uscite (poche) con le amiche, il blog è diventato un lusso che non riesco a concedermi...
Non voglio più partire con grandi promesse, buoni propositi ed illudermi che questa volta riuscirò ad essere costante, a scrivere anche solo un ciao a voi che mi leggete, a pubblicare quello che cucino (perchè per quello non mi fermo mai), semplicemente avanzo a testa bassa e vedo come si prospettano i prossimi mesi.
A breve cambieranno alcune cose (non dico ancora niente!): l'ansia del cambiamento c'è, ma una cosa certa è che voglio ripartire da me, voglio tornare quella di un tempo, fisicamente, ma soprattutto mentalmente e per farlo devo ricominciare a fare quello che amo: cucinare, viaggiare, fotografare, ballare, ridere, dipingere, creare...
Perciò non posso che ripartire con un bel dolce appena preparato per la partita di Ale di domani sera: come sapete amo "pasticciare" e farlo per la persona che amo lo rende ancora più speciale. Non vedo l'ora di avere la mia bella cucina: sono MESI, per non dire ANNI, che mi vedo nella mia bella cucina a sfornare qualche dolcetto per la nostra colazione o qualche spuntino per il lavoro; così potrò sentirmi finalmente a casa NOSTRA, nonostante conviviamo già da un anno, ma sono meccanismi un po' contorti che non sto a spiegarvi ora per non tediarvi...
Ora non mi resta che mostrarvi la bomba calorica che ho appena preparato ed augurarvi una dolcissima notte.
Torta Guinness (la ricetta originale la trovate qui) cotta nella pentola fornetto;
nella casa provvisoria non abbiamo il forno per cui ho comprato questa pentola per cuocere i miei dolcetti. Ammetto che non è stato proprio amore a prima vista, ma a furia di torte mezze crude, mezze carbonizzate, secche, storte e chi più ne ha più ne metta, questa mi ha proprio soddisfatta, salvo l'inconveniente della carta forno bruciata (chi mi segue su instagram sa a cosa mi riferisco, ihih!!)
Ingredienti (per una pentola da 24 cm):
Non voglio più partire con grandi promesse, buoni propositi ed illudermi che questa volta riuscirò ad essere costante, a scrivere anche solo un ciao a voi che mi leggete, a pubblicare quello che cucino (perchè per quello non mi fermo mai), semplicemente avanzo a testa bassa e vedo come si prospettano i prossimi mesi.
A breve cambieranno alcune cose (non dico ancora niente!): l'ansia del cambiamento c'è, ma una cosa certa è che voglio ripartire da me, voglio tornare quella di un tempo, fisicamente, ma soprattutto mentalmente e per farlo devo ricominciare a fare quello che amo: cucinare, viaggiare, fotografare, ballare, ridere, dipingere, creare...
Perciò non posso che ripartire con un bel dolce appena preparato per la partita di Ale di domani sera: come sapete amo "pasticciare" e farlo per la persona che amo lo rende ancora più speciale. Non vedo l'ora di avere la mia bella cucina: sono MESI, per non dire ANNI, che mi vedo nella mia bella cucina a sfornare qualche dolcetto per la nostra colazione o qualche spuntino per il lavoro; così potrò sentirmi finalmente a casa NOSTRA, nonostante conviviamo già da un anno, ma sono meccanismi un po' contorti che non sto a spiegarvi ora per non tediarvi...
Ora non mi resta che mostrarvi la bomba calorica che ho appena preparato ed augurarvi una dolcissima notte.
Torta Guinness (la ricetta originale la trovate qui) cotta nella pentola fornetto;
nella casa provvisoria non abbiamo il forno per cui ho comprato questa pentola per cuocere i miei dolcetti. Ammetto che non è stato proprio amore a prima vista, ma a furia di torte mezze crude, mezze carbonizzate, secche, storte e chi più ne ha più ne metta, questa mi ha proprio soddisfatta, salvo l'inconveniente della carta forno bruciata (chi mi segue su instagram sa a cosa mi riferisco, ihih!!)
Ingredienti (per una pentola da 24 cm):
mercoledì 16 dicembre 2015
Pain d'épices vegano
Ormai il Natale è alle porte, ancora una settimana e ci ritroveremo tutti insieme a festeggiare. Le ultime corse ai regali, i ritocchi agli addobbi, i menù delle feste quasi decisi e non ci resta che fare il conto alla rovescia!
Purtroppo per me anche quest'anno devo frenare il mio spirito natalizio (diciamo che da anni e anni tenta di uscire!!): ho tremila idee su come addobbare casa, cosa cucinare per le feste, come preparare la tavola per invitare parenti ed amici ad una cena "ufficiale", ma ahimè anche per questa volta devo rimandare. Speriamo il prossimo anno nella casa nuova di poter "esplodere" e non mi fermerò tanto facilmente, ihih...:-)
Nel frattempo creo qualche piccola decorazione da lasciare qua e là in giro per casa per creare un po' di atmosfera e sforno un po' di dolcetti con quel tipico gusto natalizio: spezie a non finire!!
Per questo oggi vi propongo questo pain d'épices vegano (dalla rivista WeVeg) che sta allietando le nostre colazioni negli ultimi giorni, in bocca si sprigiona un profumo di cannella e zenzero che adoro, insieme ai mirtilli rossi che non mancano quasi mai nei miei dolci.
domenica 13 dicembre 2015
Cookies vegani in padella
Buona domenica a tutti!!
Non ho mai amato particolarmente la domenica, ma negli ultimi mesi ho imparato ad apprezzarla: svegliarsi senza l'odiosissima sveglia, sgattaiolare in cucina per preparare la colazione e gustarsi una bella tazza di tè e biscotti insieme ad Ale. Tutto scorre più lentamente, posso ricaricare le batterie e godermi le piccole cose, la colazione, il pranzo preparato in due, le passeggiate in paese, tutto senza la frenesia della settimana.
E come non godersi questi momenti con dei cookies velocissimi fatti ieri sera prima di uscire?!?
Oggi vi propongo questi cookies vegani al caffè e cannella (ripresi dal blog Aria in cucina), ma cotti in padella.
In padella?!?!? Si si, avete capito benissimo, proprio in padella: dovete sapere che nella casa dove mi trovo ora il forno non funziona, per cui sto imparando ad utilizzare la cottura in padella e nella pentola fornetto; c'è ancora da lavorare, ma alcune ricettine vengono proprio bene, questa ne è un esempio! I cookies sono vegani, con pochissimi ingredienti e velocissimi da realizzare, solo 4 minuti per lato e sono pronti; li ho lasciati un po' più alti in modo tale da lasciarli belli morbidi all'interno e croccanti fuori. Ho dimezzato le dosi e fatto delle piccolissime modifiche, ma vi lascio tra parentesi le dosi originali.
Per la colazione non siete più in tempo, ma potete realizzarli per la merenda vostra e dei vostri bimbi (magari con il cacao al posto del caffè), quindi preparate gli ingredienti e via di cookies!!!!
Non ho mai amato particolarmente la domenica, ma negli ultimi mesi ho imparato ad apprezzarla: svegliarsi senza l'odiosissima sveglia, sgattaiolare in cucina per preparare la colazione e gustarsi una bella tazza di tè e biscotti insieme ad Ale. Tutto scorre più lentamente, posso ricaricare le batterie e godermi le piccole cose, la colazione, il pranzo preparato in due, le passeggiate in paese, tutto senza la frenesia della settimana.
E come non godersi questi momenti con dei cookies velocissimi fatti ieri sera prima di uscire?!?
Oggi vi propongo questi cookies vegani al caffè e cannella (ripresi dal blog Aria in cucina), ma cotti in padella.
In padella?!?!? Si si, avete capito benissimo, proprio in padella: dovete sapere che nella casa dove mi trovo ora il forno non funziona, per cui sto imparando ad utilizzare la cottura in padella e nella pentola fornetto; c'è ancora da lavorare, ma alcune ricettine vengono proprio bene, questa ne è un esempio! I cookies sono vegani, con pochissimi ingredienti e velocissimi da realizzare, solo 4 minuti per lato e sono pronti; li ho lasciati un po' più alti in modo tale da lasciarli belli morbidi all'interno e croccanti fuori. Ho dimezzato le dosi e fatto delle piccolissime modifiche, ma vi lascio tra parentesi le dosi originali.
Per la colazione non siete più in tempo, ma potete realizzarli per la merenda vostra e dei vostri bimbi (magari con il cacao al posto del caffè), quindi preparate gli ingredienti e via di cookies!!!!
martedì 8 dicembre 2015
Toc toc...cookies vegani per tutti voi
Toc toc, c'è nessuno?!? Rientro in punta di piedi, riapro piano piano la porta della mia cucina...
L'ennesima assenza, un anno intero (e anche più) senza postare, solo qualche foto sporadica sulla pagina Facebook e niente più... Non starò qui ad annoiarvi sul perchè e sul per come io abbia messo uno stop improvviso alle pubblicazioni, sono solo successe un sacco di cose.
Diciamo che sono ancora in un periodo di "transizione": sono andata a convivere con Ale, ma questa casa non la sentiamo nostra, è solo un passaggio dovuto prima di entrare nella nostra vera casa e speriamo succeda presto; qui mi fermo, incrocio le dita e speriamo bene!! :-)
Ho riscoperto la voglia di sperimentare, tanti mi chiedono se io sia diventata vegana visti i dolci realizzati nell'ultimo periodo. Non sono diventata vegana (non che ci sia qualcosa di strano se il passo viene fatto con intelligenza), semplicemente mi piace avere una bella alternativa per tutti i gusti, ho un'idea ben fissa in testa, ma per ora me la tengo stretta stretta!!
Detto questo riparto proprio con una ricetta vegana presa da una rivista trovata per caso l'altro giorno al supermercato, "WeVeg", l'avete mai letta?
Ci sono molte idee carine e veloci ed i biscotti che sto per mostrarvi ne sono la prova: ecco a voi i cookies vegani di carote e nocciole. Preparate carta e penna ed accendete il forno!!
L'ennesima assenza, un anno intero (e anche più) senza postare, solo qualche foto sporadica sulla pagina Facebook e niente più... Non starò qui ad annoiarvi sul perchè e sul per come io abbia messo uno stop improvviso alle pubblicazioni, sono solo successe un sacco di cose.
Diciamo che sono ancora in un periodo di "transizione": sono andata a convivere con Ale, ma questa casa non la sentiamo nostra, è solo un passaggio dovuto prima di entrare nella nostra vera casa e speriamo succeda presto; qui mi fermo, incrocio le dita e speriamo bene!! :-)
Ho riscoperto la voglia di sperimentare, tanti mi chiedono se io sia diventata vegana visti i dolci realizzati nell'ultimo periodo. Non sono diventata vegana (non che ci sia qualcosa di strano se il passo viene fatto con intelligenza), semplicemente mi piace avere una bella alternativa per tutti i gusti, ho un'idea ben fissa in testa, ma per ora me la tengo stretta stretta!!
Detto questo riparto proprio con una ricetta vegana presa da una rivista trovata per caso l'altro giorno al supermercato, "WeVeg", l'avete mai letta?
Ci sono molte idee carine e veloci ed i biscotti che sto per mostrarvi ne sono la prova: ecco a voi i cookies vegani di carote e nocciole. Preparate carta e penna ed accendete il forno!!
lunedì 23 giugno 2014
Chiamatemi pasticcera - e non è uno scherzo!!!!
Buonasera mio caro amato mondo di foodblogger!!
Lo so, mesi e mesi di latitanza dal mio blog, ma ho preferito aspettare fino ad oggi per ricominciare a scrivere, per il pochissimo tempo che avevo, ma soprattutto per poter festeggiare con voi un bellissimo traguardo: sabato 21 Giugno 2014 sono diventata ufficialmente pasticcera!!!!!
Ecco la mia crostata di frutta realizzata durante l'esame e la mia faccia felice... ^_^
Ho iniziato a Febbraio questo percorso, tutti i sabati sveglia presto, treno fino a Milano e via ad impastare, cuocere, frullare e vedere il mio sogno prendere forma. Dal primo momento in cui sono entrata nel laboratorio mi sono sentita a casa, ho memorizzato subito tutti gli attrezzi, le loro postazioni, le ricette, insomma, le mie colleghe si sono chieste più e più volte se durante la settimana dormivo a scuola!! Ho imparato moltissimo, con le mie colleghe di corso si è creato un bellissimo gruppo, si rideva come delle pazze - il nostro gruppo su whatsapp ne è testimone, porello - si collaborava e ci si dava una mano, in caso di dubbi o difficoltà. E' stata un'esperienza magnifica che rifarei altre mille volte, tanto che il giorno dell'esame non sapevo se essere più felice o più triste, in quel laboratorio ho mosso i miei "primi passi" e questi mesi li porterò sempre nel mio cuore; meglio se mi fermo qui se no scatta la lacrimuccia.
Vi mostro alcuni dei dolci realizzati durante il corso.
Da sinistra: bignè salati con mousse di tonno e mousse di robiola, bignè dolci con crema al cioccolato senza uova e panna montata, bignè cigni e la mia scomposizione del bignè.
Lo so, mesi e mesi di latitanza dal mio blog, ma ho preferito aspettare fino ad oggi per ricominciare a scrivere, per il pochissimo tempo che avevo, ma soprattutto per poter festeggiare con voi un bellissimo traguardo: sabato 21 Giugno 2014 sono diventata ufficialmente pasticcera!!!!!
Ecco la mia crostata di frutta realizzata durante l'esame e la mia faccia felice... ^_^
Ho iniziato a Febbraio questo percorso, tutti i sabati sveglia presto, treno fino a Milano e via ad impastare, cuocere, frullare e vedere il mio sogno prendere forma. Dal primo momento in cui sono entrata nel laboratorio mi sono sentita a casa, ho memorizzato subito tutti gli attrezzi, le loro postazioni, le ricette, insomma, le mie colleghe si sono chieste più e più volte se durante la settimana dormivo a scuola!! Ho imparato moltissimo, con le mie colleghe di corso si è creato un bellissimo gruppo, si rideva come delle pazze - il nostro gruppo su whatsapp ne è testimone, porello - si collaborava e ci si dava una mano, in caso di dubbi o difficoltà. E' stata un'esperienza magnifica che rifarei altre mille volte, tanto che il giorno dell'esame non sapevo se essere più felice o più triste, in quel laboratorio ho mosso i miei "primi passi" e questi mesi li porterò sempre nel mio cuore; meglio se mi fermo qui se no scatta la lacrimuccia.
Vi mostro alcuni dei dolci realizzati durante il corso.
Da sinistra: bignè salati con mousse di tonno e mousse di robiola, bignè dolci con crema al cioccolato senza uova e panna montata, bignè cigni e la mia scomposizione del bignè.
lunedì 20 gennaio 2014
Barrette vegan scaccia-fame
Avete presente quelle giornate uggiose, noiose, interminabili, in cui non sai cosa fare e ti annoi a morte??
Ecco per me la domenica spesso è così - diciamo che non è proprio il mio giorno preferito...
Quando andavo alle superiori la domenica era il giorno che detestavo, tutti i negozi chiusi, in tv niente da vedere, solitamente si facevano i compiti e quindi potete ben capire per cui non l'amassi particolarmente. Con il passare degli anni - oh mamma ne sono già passati 7 dall'esame di maturità - ho iniziato ad apprezzare un po' di più la domenica: la tv ho smesso di guardarla, ho lasciato spazio ai libri, ai miei pasticci in cucina, alla gite a zonzo per il nord Italia, alla fotografica, al cucito e agli altri innumerevoli progetti che crescono nella mia mente ad una velocità impressionante. Per cui le domeniche hanno acquistato un sapore meno amaro, un aspetto meno "grigio" e più produttivo, ma ci sono delle domeniche che tornano insistentemente ad essere quelle brutte, noiose ed insopportabili domeniche di una volta, proprio come quella di oggi. Fuori, la pioggia che non c'è stata negli ultimi mesi sembra essersi decisa a sbucare tutta in una volta, in casa il mio amatissimo tapis roulant mi richiamava all'ordine, ma io sono riuscita BENISSIMO a fare orecchie da mercante e ho pensato bene di girare alla larga dall'ex camera di mio fratello ormai adibita a pseudo-palestrina (se un misero tapis roulant si può considerare una palestrina, ihihi!!!), allora per ammazzare la noia cosa c'era di meglio da fare se non cucinare?!?? Per me niente!!
Ecco per me la domenica spesso è così - diciamo che non è proprio il mio giorno preferito...
Quando andavo alle superiori la domenica era il giorno che detestavo, tutti i negozi chiusi, in tv niente da vedere, solitamente si facevano i compiti e quindi potete ben capire per cui non l'amassi particolarmente. Con il passare degli anni - oh mamma ne sono già passati 7 dall'esame di maturità - ho iniziato ad apprezzare un po' di più la domenica: la tv ho smesso di guardarla, ho lasciato spazio ai libri, ai miei pasticci in cucina, alla gite a zonzo per il nord Italia, alla fotografica, al cucito e agli altri innumerevoli progetti che crescono nella mia mente ad una velocità impressionante. Per cui le domeniche hanno acquistato un sapore meno amaro, un aspetto meno "grigio" e più produttivo, ma ci sono delle domeniche che tornano insistentemente ad essere quelle brutte, noiose ed insopportabili domeniche di una volta, proprio come quella di oggi. Fuori, la pioggia che non c'è stata negli ultimi mesi sembra essersi decisa a sbucare tutta in una volta, in casa il mio amatissimo tapis roulant mi richiamava all'ordine, ma io sono riuscita BENISSIMO a fare orecchie da mercante e ho pensato bene di girare alla larga dall'ex camera di mio fratello ormai adibita a pseudo-palestrina (se un misero tapis roulant si può considerare una palestrina, ihihi!!!), allora per ammazzare la noia cosa c'era di meglio da fare se non cucinare?!?? Per me niente!!
La ricetta di oggi è super super veloce e super facile, di quelle che prendi gli ingredienti, triti tutto, metti in una teglia, inforni et voilà il gioco è fatto: barrette vegan scaccia fame pronte!!
Sono delle barrette ai cereali, energetiche e vegane che ho trovato qualche tempo fa su questo blog: ho talmente tanti fiocchi e cereali da smaltire a casa che dovrei fare 5 colazioni solo per diminuirne un po' la quantità. Quando li trovo lì sullo scaffale del supermercato non riesco a limitarmi ad una confezione alla volta: kamut, orzo, avena, quinoa, amaranto, soia, riso, dimenticandomi però che sono l'unica in casa a cui piacciono, per cui spesso - e anche volentieri aggiungerei - li aggiungo nei miei dolcetti, come in quest'ultimo.
Sono delle barrette ai cereali, energetiche e vegane che ho trovato qualche tempo fa su questo blog: ho talmente tanti fiocchi e cereali da smaltire a casa che dovrei fare 5 colazioni solo per diminuirne un po' la quantità. Quando li trovo lì sullo scaffale del supermercato non riesco a limitarmi ad una confezione alla volta: kamut, orzo, avena, quinoa, amaranto, soia, riso, dimenticandomi però che sono l'unica in casa a cui piacciono, per cui spesso - e anche volentieri aggiungerei - li aggiungo nei miei dolcetti, come in quest'ultimo.
Queste barrette nascono anche da un'altra necessità: per l'ennesima volta mi sono rimessa a dieta, per cui avevo bisogno di uno spuntino da portarmi al lavoro per spezzare la fame al mattino oppure nel pomeriggio. Spesso arrivo a casa alla sera che ho una fame pazzesca ed inizio a spiluccare quello che trovo, ma questo non va bene perchè se mi devo ammazzare tutte quelle ore in palestra o sul tapis roulant, è giusto che segua anche un'alimentazione sana e regolare, diciamo che io non sono una gran mangiona a tavola, quello che mi frega sono appunto gli spuntini fuori pasto, il cioccolatino mangiato qui, la fettina di torta là, per questo le barrette sono quello che ci vuole. Sono semplici, fatte in casa, con ingredienti sani, niente zuccheri, niente cioccolato, niente a che vedere con le barrette industriali, basta così poco per preparare qualcosa di sfizioso e salutare, che è quasi divertente essere a dieta... :-P
Ho ripreso dopo due anni la palestra, con i vari addominali, gambe, glutei, step e chi più ne ha più ne metta, la corsa sul tapis roulant a casa, tanta frutta e verdura, poca pasta e poco pane - è lui il mio peggior tentatore. A tutto questo aggiungente il fatto che io non riesco mai a stare ferma e a fare una cosa per volta, devo sempre complicarmi la vita, devo sempre fare tremila cose tutte insieme, se no mi sento un'amoeba, per cui mi sono imposta non solo di dimagrire, ma di allenarmi per partecipare alla Stramilano di quest'anno. Ale è qualche anno che partecipa, ma io mi sono sempre rifiutata di accompagnarlo - a volte lavoravo per cui per fortuna una scusa reale l'avevo, ihihi - inorridita da quella "stramba" pratica chiamata corsa: ho giocato a pallavolo, a pallanuoto, ho nuotato, ma la corsa non mi è proprio mai andata giù, tutto quel sudore, quella fatica, naaaa non facevano per me, dopo due secondi di corsa avevo già la lingua ai piedi ed ero stesa a terra. Poi ormai un anno fa, spolverato il tapis roulant comprato in un momento delirante mio e di mia mamma (probabilmente era una di quelle domeniche noiose davanti ad una pubblicità di Mediashopping!!), ho iniziato a correre. All'inizio dopo un minuto mi sembrava di essere lì lì per perdere un polmone, ma con la costanza e della buona musica sull'MP3 sono migliorata ed ora correre non è più una pratica così impossibile ed odiosa come prima. Sia chiaro, non amerò mai alla follia la corsa, ma ora lo trovo un modo non solo per tenersi in forma, ma anche un antistress, dopo una giornata pesante, torno a casa, mi metto le mie scarpe da corsa, musica nelle orecchie e via, la tensione si allenta.
Mah, ehm, questo è un blog di corsa o di cucina?!?? Ah si, ok di cucina, ritorniamo alle nostre barrette, andiamo subito alla ricetta, vedrete che ci vorrà più tempo ad elencare gli ingredienti che a farle.
Mah, ehm, questo è un blog di corsa o di cucina?!?? Ah si, ok di cucina, ritorniamo alle nostre barrette, andiamo subito alla ricetta, vedrete che ci vorrà più tempo ad elencare gli ingredienti che a farle.
Ingredienti:
venerdì 1 novembre 2013
Mini pumpkin pie per un Halloween gluten-free!!
Eccomi tornata con una nuova ricetta per la collaborazione
con la ditta CHS Online. Sono le 7.30 del mattino e prima di andare al lavoro
scrivo questo post perché qui il tempo sembra non essere mai abbastanza, in più
mi sto organizzando per la prossima vacanza… Meta?? Perugia, finalmente
aggiungerei!! E’ una vita che vorrei visitarla, ma non è proprio dietro
l’angolo per cui visto il prossimo lungo weekend di Ognissanti, ne abbiamo
approfittato. Venerdì partenza da casa verso le 5 ed il primo turno di guida
indovinate a chi tocca??!? Ovviamente alla sottoscritta, ihih, quindi giovedì a
nanna super presto!!
Ma a proposito di Ognissanti, la ricetta che vi propongo
oggi riguarda proprio questa festa, o meglio, la festa - non poi tanto italiana
– di Halloween. Ad essere sincera non sono molto a favore, diciamo che non è
proprio una festa tradizionale italiana, forse l’abbiamo un po’ “rubacchiata”
dai nostri cari amici inglesi/americani??! Io credo di si, però dovete sapere
che io AMO l’America, la sua cultura, le sue tradizioni, insomma AMO TUTTO
dell’America e quando mi è stato chiesto di realizzare una ricetta a tema
Halloween ho pensato: “Immaginiamo di essere magicamente catapultati oltre
oceano – che sogno – immaginiamo di essere una tipica famiglia americana
intenta a preparare Halloween con i propri figli, cosa si potrebbe realizzare
di sfizioso, buono e magari da regalare ai bambini che bussano alla porta con
il loro tipico “Trick or treat (dolcetto o scherzetto)?!??” Ho subito
pensato alla famosissima Pumpkin pie, una torta di zucca tipica
inglese/americana, per lo più preparata per il giorno del Ringraziamento, ma se penso ad Halloween penso alle zucche, quindi mi
sembrava più che azzeccata anche per questa ricorrenza. Inoltre non l’avevo mai
provata e quale momento migliore per sperimentare se non questo??!?
Ovviamente ho dovuto stravolgere la ricetta e renderla mia,
con i miei soliti esperimenti e devo dire che è venuta proprio bene, provare
per credere… J
Innanzitutto la ricetta tradizionale richiede l’utilizzo della panna
nell’impasto con la zucca ed anche come accompagnamento, ma la panna a casa mia
è quasi un miraggio, per cui ho sostituito con il mio inseparabile yogurt
greco, che da un po’ di acidità alla zucca di per sé molto dolce. In più ho
realizzato delle mini porzioni perché in un’ipotetica sera di Halloween con i
bambini alla porta, è molto più facile confezionare una crostatina che non una
crostata intera e già mi immagino i bambini che scorrazzano per le vie del
paese sgranocchiandosi la mini pumpkin pie!! Ma non è finita qui… Ho realizzato
una frolla senza glutine – perché TUTTI e dico TUTTI i bambini devono poterla
mangiare, senza discriminazioni – senza uova e senza burro, si sa mai che anche
i grandi vogliano farsi una scorpacciata senza pensare troppo alla linea…:-P
Come farine ho utilizzato:
1.
quella di ceci, insolita
per un dolce, ma è naturalmente priva di glutine e poi una ligure come me non
poteva non usarla;
2.
farina di semi di carrube,
per darle l’aspetto di una frolla al cacao, ma più sana e senza glutine.
Ecco a voi le mie mini pumpkin pie per un Halloween
gluten-free!!
Ingredienti:
lunedì 7 ottobre 2013
Mini burger di soia e carote multicolor
Ormai
siamo in autunno: la nebbia la mattina presto e soprattutto il cielo
grigio che ti lascia sempre lì con il dubbio "Ma pioverà o no? Avrò
portato l'ombrello?" (N.B.: il più delle volte per me la risposta è
negativa, ihih...): insomma qui tocca ricominciare a vestirsi pesanti, a
mettere la copertina la sera, fare il cambio di armadio e di conseguenza anche
le ricette che portiamo in tavola inizieranno a cambiare, ad assumere colori e
profumi diversi, ma è questo il bello della natura...
Autunno
quindi significa fine ferie (anche se tra poco riparto per Londra: EVVIVA!!) e
riprendere la mia collaborazione con la ditta CHS Online, questa volta ammetto
che è stata una sfida, la richiesta era "pranzo in ufficio".
Ovviamente subito accetto, poi mi fermo due minuti e penso "Pranzo al
lavoro?? Io che mi sento sempre rimproverare dalle mie colleghe che mi vedono
passare le pause pranzo al pc, sgranocchiando qualcosina al volo, leggendo un
libro o sfogliando qualche rivista di cucina??” Mi piace la pausa pranzo,
quattro chiacchiere con le mie colleghe sono sempre ben gradite per rilassarsi,
ma a volte la sera non preparo niente per il giorno dopo e mi sveglio
all'ultimo secondo, per cui non ho il tempo per portarmi un pranzetto al
lavoro, per cui opto per qualche cracker e un po' di yogurt: della serie apri
il frigo e via!!
Quindi
dopo l'inizio un po' così, vagando nel limbo dei ricordi dei miei pranzi
lavorativi, ho pensato "Cosa mangio le volte che porto il pranzo al
lavoro? Qualcosa di veloce, non troppo ingombrante, che si prepari in poco
tempo la sera prima?” Ed ecco l'illuminazione (grazie anche alla grande
foodblogger Arabafelice): mini burger di soia (perchè io e la soia siamo pappa
e ciccia da anni ormai!!) e carote... MULTICOLOR, ma perchè multicolor vi
starete chiedendo? Perchè ho deciso di utilizzare due tipologie di carota,
quella classica arancione e quella nera o viola, trovata per caso al
supermercato qualche giorno fa. Il mio colore preferito è il lilla/viola, per
cui non potevo non comprare le carote viola, viste mille volte sui libri di
cucina e sui blog, che danno quel bellissimo colore viola alle pietanze, per
cui... PRESE!!
Ma
bando alle ciance e mini burger di soia e carote multicolor siano!!
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