lunedì 16 gennaio 2012

Ad un grande professore...

Mio malgrado, mi trovo a scrivere un altro post molto amaro... Ieri tra una risata e l'altra con le amiche, ho appreso una notizia molto triste, che mi ha veramente sconvolta. Una mia amica che frequenta ancora l'università mi ha avvisata che un docente della mia facoltà era scomparso; cercava di ricordarsi il cognome, io dalle prime due lettere avevo già capito, il suo era un cognome particolare, che ti ricordi: Notarstefano, cognome ripetuto tante di quelle volte a casa, a mia mamma, che continuamente non lo ricordava e lo storpiava in mille maniere. Un PROFESSORE, degno di questo nome, un grande oratore, un uomo con una cultura immensa, il sorriso sempre, in ogni occasione, la battuta sempre pronta. Aveva un modo tutto suo di tenere le lezioni, un po' diverse da quelle classiche accademiche, un po' più "impostate", a volte anche un po' barbose. Nelle sue lezioni invece era impossibile annoiarsi, ti coinvolgeva, ti riempiva di mille libricini o guide sull'ultimo summit del Parlamento Europeo, era sempre di corsa, tra un aereo e l'altro che lo portavano in giro per l'Italia e l'Europa, per seguire il suo lavoro, che amava fare, si vedeva, traspariva da ogni sua parola. Non mancavano mai momenti di divagazione, a parlare di tutto, della cucina bergamasca, del freddo, del bellissimo Sud. Mi ricordo il primo corso che ho frequentato "Aspetti giuridici, culturali e linguistici dell'Europa" e la Carta dei diritti fondamentali versione tascabile, che aveva portato per noi studenti e ogni tanto leggeva e commentava con noi. Era un modo anche divertente per imparare cose importanti per tutti noi, un modo diverso dal solito, che ti colpiva. Conservo questa mini guida nel mio astuccio, nonostante abbia frequentato il corso quattro anni fa, ma è un ricordo di quelle belle lezioni. Uno dei pochi professori che metteva lezione alle 8.30 del lunedì mattina, tanto che dovevo svegliarmi prestissimo per essere a lezione in orario, qualcosa che per uno studente pendolare, che impiega due ore di treno per arrivare a lezione potrebbe essere una vera e propria scocciatura, ma per seguire le sue lezioni mi svegliavo più che volentieri presto. A volte era impossibile stare dietro alla miriade di parole che pronunciava a lezione ed era altrettanto difficile non scoppiare in una sonora risata alle sue battute, il suo modo particolare di salutare "buon tutto!" oppure, quando sbagliavamo una risposta all'esame "piccina, non si abbatta!!". Per l'esame mi ero impegnata nella tesina sulla Corte di Giustizia, che con grande stupore e piacere mi aveva "rubato" per poterla tenere. Era una grande soddisfazione per me. Al momento di scegliere i corsi liberi del terzo anno, il primo che avevo scelto ad occhi chiusi era stato il suo "Legislazione del turismo", nonostante fosse della specialistica e ricordo che all'esame si era molto stupito della mia presenza in mezzo a studenti più grandi, ma era anche molto contento.
Per la tesi avevo deciso che lui sarebbe stato il mio relatore, trattandosi di Unione Europea, il suo pane quotidiano, ma purtroppo non c'era la possibilità in quanto relatore solo delle lauree specialistiche, ma non per questo si è tirato indietro. Mi ha seguita lo stesso, mi ha fornito documenti e riviste, mi ha ricevuta per parlare insieme dell'andamento della mia tesi in un momento non molto bello della mia carriera universitaria. Pur non conoscendomi, a ricevimento aveva capito che ero molto scoraggiata perchè la tesi non andava bene, mi diceva di non abbattermi perchè sono altri i problemi, mi aveva dato dei consigli. Aveva anche molti progetti, voleva che contattassi altri ragazzi che come me studiavano cinese per poter avviare un progetto in Cina. Cercava in mille modi di farmi sorridere. All'ultimo ricevimento mi aveva detto di fargli sapere se mi sarei laureata o meno, ci teneva veramente. Purtroppo non ho mai avvisato il prof della mia laurea e questo mi dispiace molto...
L'università non mi ha dato solo una cultura maggiore, ma la fortuna di conoscere una persona come il prof. Notarstefano. Era veramente un grande professore, una grande persona e resterà nel ricordo di tutti gli studenti che come me hanno avuto la fortuna di conoscerlo e seguire le sue lezioni. Leggendo tutti i commenti lasciati sul sito dell'università da studenti e prof capisco che i suoi insegnamenti hanno lasciato molto a tante persone e questo un po' affievolisce il dolore, con la certezza che resterà sempre nei ricordi di tutti noi.
Buon tutto professore...

4 commenti:

  1. Chiara, quanto mi spiace per il tuo professore! Come però giustamente hai detto tu è importante ciò che lasciamo "dietro" di noi! Le nostre vite scorrono, non sappiamo nulla sulla nostra dipartita, potrebbe essere lontana, ma anche dietro l'angolo! Questi eventi a mio avviso, ci costringono un pò a riflettere sul senso di tante nostre azioni quotidiane... ciò che rimarrà di ciò che facciamo è solo la passione e l'amore che mettiamo in ogni nostro gesto!
    Se la pensassimo così ogni giorno io credo, saremo davvero tutti più felici!
    Un abbraccio stretto stretto!
    ^__^ Felice giornata!
    Any

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  2. Certo cara Chiara che é stata una fortuna incontrare una persona come il professor Notarstefano.
    Importante é sapere che loro non ci abbandonano mai, perché sono soltanto dall'altra parte del cammino.
    don Oreste

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  3. Ciao Chiara, colgo l'occasione per invitarti a partecipare al primo contest del blog Fiore di Cappero dal titolo "AL CONTADINO NON FAR SAPERE COME E' BUONO IL FORMAGGIO CON LE PERE" (http://www.fioredicappero.com/2012/01/ecco-il-primo-contest-di-fiore-di.html)

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  4. @marco: mi dispiace essere un po' brusca, però non mi sembra proprio il caso di mettere un messaggio del genere qui. non voglio decidere io quali commenti vadano fatti ai miei post, ma questo è un post particolare, con un grande significato, va al di là della cucina e tu mi pubblichi un commento per chiedermi di partecipare ad un contest??!? in un'altra situazione sarei stata contenta di partecipare, però così non mi va proprio. lo vedo solo come una scusa per far pubblicità al tuo contest e basta. spero di essermi spiegata e di non essere stata maleducata.
    un saluto
    chiara

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