mercoledì 23 maggio 2012

Riflessioni...

Sono sul divano, davanti alla televisione, in una giornata di caldo primaverile che spunta dopo tanta pioggia, guardo scorrere le immagini di uno speciale di Enrico Mentana andato in onda qualche giorno fa e la mia mente vaga, penso a quel lontano, ma non troppo, 23 Maggio di vent'anni fa... "Chissà cosa stavo combinando in quei momenti??" Sicuramente, come una qualsiasi bambina di 4 anni, sarò stata in giro in giardino a casa mia o di mia nonna, a giocare, a fare un giro in bicicletta, a godermi la mia infanzia felice e spensierata, mentre centinaia di chilometri più a sud si consumava una tragedia... Una tragedia così pesante, così terribile, così forte che ancora oggi se ne parla ancora. Ma questo in qualche modo è un bene, perchè serva per non dimenticare, per "smuovere le coscienze", come tante volte è già stato ripetuto, per cercare di far scattare in ognuno di noi quel senso di giustizia, che molte volte, anche nelle situazioni più banali non viene rispettato. Molte frasi retoriche dette e ridette, ripetute come parole al vento, senza che nessuno si fosse realmente impegnato a portarle avanti ed a metterle in atto...
Ora, a 24 anni, sono purtroppo consapevole di cosa significhi questo 23 Maggio 1992 nella storia italiana: un dolore, che non passerà mai completamente, ma che può essere lenito con il cambiamento della società, di tutti noi, che anche nei più piccoli gesti possiamo onorare e portare avanti il grande lavoro fatto da uomini come Giovanni Falcone, apparentemente un uomo come tanti altri, ma con un grande senso di giustizia e di rispetto...
Non parlo in questo modo solo perchè oggi tutti lo fanno, perchè tutti pubblicano foto della strage, trascrivono  frasi di Falcone lette sotto qualche link o foto, ma ne parlo perchè in questi anni mi sono documentata, ho letto, comprato libri, gelosamente custoditi tra gli scaffali di camera mia, è cambiato qualcosa in me, sono diventata più consapevole, più attenta e credo profondamente nelle parole che ho scritto e nel loro lavoro... Il mio sogno rimane ancora quello di poter visitare la sua, la loro Palermo, respirarne l'aria e camminare tra gli stessi vicoli, dove la loro vita è iniziata, dove hanno lottato e purtroppo hanno perso la vita... Prima o poi riuscirò a realizzare questo sogno, per me uno dei più importanti e significativi, ma per ora resta un sogno... per ora...
Intanto il mio pensiero vola alto, molto alto...

5 commenti:

  1. Bellissime parole Chiara..io,come gia' sai, quei posti li conosco bene,ci sono cresciuta e come te mi sono documentata,perché 20 anni fa noi eravamo troppo piccole x capire..ma io quel giorno Lo ricordo come ieri...mi ricordo che mio nonno mi disse "È volato in cielo uno di noi,uno che ha dedicato la sua vita soprattutto a noi palermitani"...aveva proprio ragione..

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  2. Tuo nonno aveva proprio ragione... Purtroppo i migliori se ne vanno sempre troppo presto, con ancora tanto da dare a tutti noi...

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  3. Sacrosante verità Chiara!
    Peccato che il prezzo da pagare per il trionfo della legalità sia sempre altissimo!
    Gli eroi da sempre esistono e servono a non farci dimenticare che tutti nel nostro piccolo possiamo fare molto! Un abbraccio stretto stretto! E' stato bello rileggerti!

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  4. io ero un po' più grande all'epoca, 14 anni di ingenuità e spensieratezza.. ma ricordo che mi sentii male e provai una grande ansia e tristezza per la fine di Uomini che avevano l'unico "sbaglio" di lottare per il bene comune!
    un abbraccio
    Paola

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  5. sei un po' sparita dal mondo-blog eh? ma non dal mio cuore.. ho un premio per te, passa a trovarmi..
    Un bacione
    Paola

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